L'editoriale di (h)ortus
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La città della postproduzioneQuesto libro raccoglie una serie di saggi sulla postproduzione intesa sia quale condizione che connota oggi i territori europei, sia quale atteggiamento progettuale – realizzare non è più sufficiente e non è più centrale servono interventi altri, altre sovrascritture. Come nella prassi cinematografica, raramente la presa diretta esaurisce il momento di formalizzazione di un film: è necessario applicare un complesso di operazioni quali il doppiaggio, il montaggio, il missaggio che seguono la fase delle riprese e precedono la commercializzazione. |
Stoccolma e Amburgo sono state nominate rispettivamente “Green Cities” per l’anno 2010 e 2011. Le due città si sono distinte in questi anni per le politiche urbane orientate a garantire la cosiddetta “qualità e sostenibilità urbana”, sulla base dei contenuti della Carta di Lipsia del 2007, che auspica uno sviluppo urbano in grado di integrare le dimensioni della qualità urbana in termini ambientali, garantendo la progettazione di spazi accessibili, confortevoli, sicuri e nel rispetto delle risorse naturali; economica e sociale, con particolare attenzione al tema della percezione degli spazi da parte degli abitanti introdotta dalla Convenzione Europea del Paesaggio e tenendo in giusta considerazione anche la dimensione della qualità estetica dello spazio pubblico urbano. La struttura dell’impianto urbano e le relazioni con il contesto Un impianto urbano dalla morfologia compatta offre la possibilità di destinare ampie superfici al verde pubblico e al sistema degli spazi aperti; allo stesso tempo la forma strutturata e coesa dell’insediamento garantisce una riduzione del consumo di suolo e la possibilità di assicurare la mixitè funzionale degli edifici. Altri vantaggi di questa struttura urbana sono l’accessibilità, attraverso il trasporto pubblico, che riduce al minimo gli spostamenti veicolari, la mobilità pedonale e ciclabile che garantisce l’accessibilità anche dai quartieri circostanti, la massima permeabilità all’uso da parte dei cittadini, una maggiore riconoscibilità del progetto grazie alla definizione dei margini, del segno urbano e l’identità, il riconoscimento e il senso di appropriazione da parte dei cittadini. L’attenzione alla riduzione dei consumi di energia si esplica nella progettazione delle coperture per garantire la massima penetrazione dell’illuminazione naturale, nella valutazione delle altezze degli edifici, in una adeguata progettazione del sito che punta a ottimizzare il guadagno solare passivo, in una attenta definizione degli spazi verdi che consente di ottimizzare i costi del condizionamento estivo, nei sistemi di captazione e riuso dell’acqua piovana per l’approvvigionamento idrico dell’insediamento.
Il progetto per il quartiere di Hammarby nasce come riqualificazione di un’area industriale ormai in disuso ai margini dalla capitale svedese. Situata sul margine sud dell’isola di Södermalm, intorno ad uno specchio d’acqua artificiale, si colloca in posizione privilegiata rispetto agli elementi naturali: estesi fronti d’acqua e il rapporto diretto con la foresta Nacka.
L’accessibilità e il sistema della mobilità Nella progettazione dei quartieri sostenibili il tema dell’accessibilità è affrontato attribuendo nuovi ruoli ai diversi sistemi di mobilità e sovvertendo la tradizionale gerarchia dei flussi a vantaggio della mobilità pedonale e ciclabile. Nel caso di Hafencity si concretizza nella riduzione del traffico di attraversamento e penetrazione nei lotti privati e disincentivando la possibilità di parcheggio, favorendo allo stesso tempo il trasporto pubblico anche con forme innovative quali pool car o car sharing. Inoltre una rete fittissima di percorsi pedonali e ciclabili garantiscono la piena fruizione e la permeabilità degli spazi.
Il sistema degli spazi aperti Il tema della dimensione estetica della qualità urbana si concretizza nella massima attenzione alla costruzione dello spazio pubblico, come spazio connettivo, collettivo e socializzante; luoghi in cui si incrociano flussi pedonali, ciclabili e di trasporto pubblico, con grande capacità di attrazione e con condizioni tali da garantire forti legami di socialità. Per raggiungere questi obiettivi lo spazio pubblico deve essere riconoscibile, attraverso la definizione dei suoi margini, e accogliente sia in termini di sicurezza sia di comfort ambientale. Il masterplan di Hammarby prevede una sorta di boulevard in direzione nord-sud che divide la penisola in due parti che, seppur mantenendo nel complesso caratteristiche comuni, sono state trattate nel progetto in modo differente. In particolare la parte occidentale, che si affaccia verso la città e il lago Hammarby assume un carattere urbano, essendo caratterizzata da due grandi corpi al “L” che terminano con due edifici che si protendono sul lago. Tra i corpi ad “L” è previsto un percorso verde pedonale che connette sia visivamente che fisicamente il lago, sul quale si trova anche l’osservatorio, e la riserva naturale Nackareservat collocata sulla collina al di là del boulevard. Punto centrale del progetto è la grande piazza verde a forma di esedra sulla quale si affacciano gli edifici per uffici e le preesistenze di un nucleo di ex-edifici produttivi riconvertiti ad altre funzioni. Le procedure di attuazione e il controllo della qualità La qualità complessiva di un intervento progettuale si evince da un’efficacia del processo (dall’idea alla sua realizzazione), dalla capacità da parte del soggetto pubblico di dominare l’intero iter procedurale, dall’iniziativa e dalla promozione del programma alla verifica di fattibilità, dalla concertazione tra i vari livelli di governo per l’approvazione all’individuazione di soggetti pubblici e privati per la realizzazione e la gestione.
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Lo spessore della cittàLa ricerca Lo spessore della città prende corpo nel 2010 in occasione del secondo bando FIRB (Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base – Bando Futuro in Ricerca), pubblicato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Il bando nelle sue tre edizioni (2008, 2010, 2012) è indirizzato a sostenere ricerche di base di giovani studiosi. La stesura del progetto nella sua prima versione è il tentativo di tradurre assunti teorici, costruiti su nuove necessità di dialogo tra architettura e città, in concreti strumenti operativi. Continua... Alter-azioniQuesto libro raccoglie una serie di saggi sull’alterazione, ovvero sul rapporto interpretazione e realtà, sostanzialmente sul come si possa aumentare la realtà oltre l’impiego di strumenti tecnologici. Con l’espressione “realtà aumentata” si vuole qui sostenere l’autonomia della visione, la sua non necessità di protesi da altri impostate, a favore di un potenziamento delegato alla sola teoria. L’obiettivo è aggiornare il binomio teoria-progetto, superare inutili dualismi, affermare la coincidenza dei due termini non solo sul piano dei contenuti ma anche su quello degli strumenti. Continua... |
hortusbooks si propone come una collana agile, aperta ad una molteplicità di contributi nel campo dell'architettura. I volumi vengono pubblicati con tecnologia print on demand dalla casa editrice Nuova Cultura di Roma e possono essere acquistati on-line tramite i maggiori canali di diffusione. ![]() ![]() Gina Oliva. Architettura e PaesaggioGina Oliva. Architettura e Paesaggio: Riflessioni. Prefazione di Benedetto Todaro ![]() Nello spessoreNello spessore. Traiettorie e stanze dentro la città. A cura di Sara Marini e Federico De Matteis ![]() Enrico Puccini. Spazio aperto | Spazio chiusoSpazio aperto | Spazio chiuso. Cento anni di sperimentazioni nell'edilizia residenziale tedesca. Prefazione di Federico De Matteis ![]() Carlo Maggini. MixitéCarlo Maggini. Mixité. Strategie di composizione nella realtà francese contemporanea. Prefazione di Federico De Matteis Il paesaggio chiama
Valle Giulia Flickr
Il gruppo Valle Giulia Flickr nasce tre anni fa dall’idea di uno studente di architettura con la passione della fotografia. Da un piccolo gruppo di appassionati, accomunati dalla voglia di imparare l’arte fotografica e di utilizzarla come strumento per “parlare” di architettura, si è arrivati ad un gruppo che oggi conta più di 260 iscritti. Lo spirito del gruppo è quello della condivisione come mezzo di conoscenza, sia in campo architettonico che fotografico, e i contest proposti danno l’occasione agli iscritti di confrontarsi su varie tematiche in campo architettonico e sociale. Continua... Dal paesaggio al panorama, dal panorama al paesaggio
Il Giardino dei Cedrati di Villa Pamphilij
Rassegna Italiana | 5 Temi 5 ProgettiIl complesso di risorse culturali, artistiche, ambientali, che sono proprie di un paese noi lo chiamiamo Patrimonio (ma anche l'insieme dei cromosomi che ogni individuo eredita dai propri ascendenti). Le Case sono le abitazioni dell'uomo e l'Esterno è ciò che sta fuori, che viene da fuori. Il termine Tecnologia è composto da arte e discorso, dove per arte si intende(va) il saper fare, in altri termini il progetto del saper fare. La Catastrofe indica i grandi sconvolgimenti provocati dalla natura o dall'uomo. Continua... |