L'editoriale di (h)ortus


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Dopo quasi vent’anni di assenza – trascorsi, forse colpevolmente, a indagare architetture in luoghi più distanti del pianeta – sono ritornato a Urbino, alla ricerca non soltanto delle opere di Giancarlo De Carlo (e di tutti gli illustri architetti che lo hanno preceduto nella città di Federico da Montefeltro) ma anche della possibilità di fare un personalissimo punto sullo stato dell’architettura. Avevo sentito parlare da più parti del pessimo stato di conservazione degli Continua...

La città della postproduzione

Questo libro raccoglie una serie di saggi sulla postproduzione intesa sia quale condizione che connota oggi i territori europei, sia quale atteggiamento progettuale – realizzare non è più sufficiente e non è più centrale servono interventi altri, altre sovrascritture. Come nella prassi cinematografica, raramente la presa diretta esaurisce il momento di formalizzazione di un film: è necessario applicare un complesso di operazioni quali il doppiaggio, il montaggio, il missaggio che seguono la fase delle riprese e precedono la commercializzazione.
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Hortus News


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Giornata della Tecnologia
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La città compatta
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Paisajes Re-habilitados
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Architettura dei tessuti urbani
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Quattro Coppie Due Figure
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Presentazione delle Lettere di Emilio Sereni
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Archivi e Mostre
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[Inserti urbani] Il progetto tecnologico per la riqualificazione di spazi dimenticati

Workshop di Laurea_Riqualificazione del mercato Rionale Flaminio a Roma

mercato flaminio copertinaSi è appena conclusa la seconda edizione del Workshop di Laurea per la Riqualificazione di un’area nel quartiere Flaminio a Roma, coordinato da Serena Baiani e Carola Clemente, destinato agli studenti del Corso di Laurea in Scienza dell'Architettura - Area didattica 2 – svolto nei mesi di settembre e ottobre 2016, presso la Facoltà di Architettura. Come nell’edizione 2015, il Workshop ha dato accesso ai partecipanti alla prova finale di laurea prevista per la sessione autunnale (ottobre 2016) dopo 6 settimane di lavoro molto intenso, caratterizzato da attività di sperimentazione progettuale sul tema della riqualificazione dell’area del Mercato rionale Flaminio.  Le attività del workshop sono state animate e supportate da apporti di diversi settori disciplinari, coinvolgendo docenti della Facoltà di Architettura e alcuni esperti esterni che hanno portato contributi strumentali alla crescita delle proposte progettuale sviluppate dai partecipanti.

Il Corso di Laurea in Scienza dell’Architettura, negli ultimi due anni accademici, ha promosso e messo a disposizione degli studenti modalità alternative per la preparazione all’esame finale di laurea: il   Workshop progettuale  ha, in tale ambito, riscosso un buon successo presso gli studenti che non vogliono rinunciare a cimentarsi con l’approfondimento progettuale nel loro esame finale. Il workshop, pur avendo un carattere disciplinare specifico (area tecnologica), è costruito attraverso la confluenza dei contributi di tutte le discipline del progetto attive nel corso di studi (rappresentazione, progettazione architettonica, ambientale, impiantistica e tecnologica) oltre a contributi specifici di dottori di ricerca e dottorandi del Dottorato di Ricerca in Pianificazione, Design e Tecnologia dell’Architettura (Dipartimento PDTA), del Dottorato in Ingegneria dell'Architettura e dell'Urbanistica (Dipartimento DICEA) e del Dottorato in Risparmio energetico e microgenerazione distribuita (Dipartimento DIAAE).
Il tema affrontato è stato l’intervento in piccole aree marginali, dismesse, sottoutilizzate, normalmente non progettate o poco o per nulla pianificate dall’intervento pubblico, caratterizzate da dinamiche di gestione informali, che spesso si sottraggono alla percezione consapevole del cittadino perché in qualche modo defilate, separate fisicamente dalle principali direttici insediative del contesto, o semplicemente perché non integrate. In particolare è stata scelta la piccola area del Mercato Rionale Flaminio a Roma, accessibile agli studenti perché fisicamente contigua alle sedi della Facoltà di Architettura presenti nel quartiere Flaminio, al momento utilizzata in modo disordinato ed incoerente da alcune piccole attività commerciali.
Agli studenti è stato richiesto di elaborare delle proposte di riuso, riqualificazione o rigenerazione dello spazio urbano e di immaginare un nuovo modello d’uso e di gestione di queste aree, proponendo un nuovo programma funzionale a partire dalla revisione del sistema di attività già insediate nel sito e nelle immediate vicinanze. Il lavoro preliminare alla progettazione è stato svolto in modo collegiale, in momenti di discussione, di confronto e di approfondimento sulla lettura delle dinamiche insediative dell’ambito urbano del primo tratto della via Flaminia, da Piazzale Flaminio a piazzale delle Belle Arti. Il sistema delle interazioni sul territorio tra le varie attività insediate (il direzionale diffuso, le attività commerciali, gli insediamenti del polo Flaminio della Sapienza, il museo Explora, la Filarmonica Romana) messo a confronto con la struttura sociale e demografica della popolazione insediata nel quartiere, ha portato alla definizione del nuovo programma edilizio delle attività da insediare nel sito oggetto di studio.
Ogni studente è chiamato, quindi, a definire in modo specifico il proprio programma di intervento caratterizzando il progetto in base alle analisi svolte nella prima fase di confronto collegiale, per poi dare forma ad un programma dettagliato attraverso una autonoma proposta di trasformazione edilizia del sito.
La fase della definizione/integrazione del programma di intervento, della valutazione e della “misura” è caratteristica dell’approccio tecnologico al progetto, in base al quale solo nella definizione delle regole del gioco, nella determinazione delle domande a cui il progetto dovrà dare risposte e soprattutto nella validità di queste regole e nella affidabilità dei procedimenti che sostengono la definizione della normativa tecnica interna del progetto, trovano terreno fertile tutte le successive prefigurazioni progettuali che saranno sviluppate.
Gli esiti del workshop sono stati assolutamente soddisfacenti, sia per il gruppo docente impegnato che per gli studenti che hanno potuto sostenere la loro prova finale nei tempi programmati con un carico di lavoro intenso, ma commisurato a quanto richiesto dell’ordinamento didattico del Corso di Studi. Gli esiti progettuali, nonostante la stretta convivenza nelle varie fasi di studio e l’intenso lavoro seminariale svolto in aula si sono dimostrati molto originali e hanno mostrato una declinazione molto ricca e articolata del tema dato.
Su sollecitazione del Corso di Studio, gli esiti delle due prime edizioni del workshop saranno pubblicate in due volumi editi da Nuova Cultura dal titolo B-Side. Inserti urbani_Il progetto tecnologico per la riqualificazione di spazi dimenticati, il primo dei quali in corso di pubblicazione nelle prossime settimane a cura di Carola Clemente e Serena Baiani.

Link pagina Bando
http://www.architettura.uniroma1.it/archivionotizie/workshop-tesilaura-2016-cdl-sa
Link pagina Corso di Laurea SA
http://corsidilaurea.uniroma1.it/it/corso/2016/scienze-dellarchitettura/laurearsi/pages/571512

Apparati
B-Side [Inserti urbani] Il progetto tecnologico per la riqualificazione di spazi dimenticati
Workshop di Laurea_Riqualificazione del mercato Rionale Flaminio a Roma (2015-2016)

mercato flaminio locandina

Coordinamento didattico scientifico
Serena Baiani e Carola Clemente (PDTA)

Gruppo docente
Leonardo Baglioni (DSDRdA)
Claudia Calice (PhD DIAEE)
Marilisa Cellurale (PhD student PDTA)
Paolo Civiero (PhD PDTA)
Alfonso Giancotti (DiAP)
Andrea Grimaldi (DiAP)
Anna Mangiatordi (PhD student PDTA)
Massimo Palme (visiting professor UCN - Universidad Católica del Norte – Antofagasta – Chile)
Agnese Salvati (PhD DICEA)

Partecipanti edizione 2015    
Chiara Bonicoli
Marta Bovio
Alessandro Contu
Sara De Angelis
Natasha De Santis
Agostino Dell'Uomo
Laura Fornari
Giovanni Inglese
Giulia Magni
Valentina Marrocco
Giada Moriconi
Gian Marco Rivera Delgado
Samuele Sabellico
Gianluca Sacco
Andrea Saturnino

Partecipanti edizione 2016    
Marco Alessandrini
Irene Antonelli
Alexandre Apruzzese
Olivia Boccardi
Simone Canini
Andrea Capaldi
Luca Cervelloni
Giulia De Chiara
Chiara Di Loreto
Federica Feudi
Andrea Gattulli
Giulia Mestrinaro
Morgana Micheli
Alessandra Mostacci
Fabio Piccinocchi
Ilaria Pieri
Leana Pizzoferrato
Marta Ricci
Andrea Rossi
Diego Sanna
Mara Santoro
Luca Tanzilli
Claudia Tofanelli

 
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Lo spessore della città

La ricerca Lo spessore della città prende corpo nel 2010 in occasione del secondo bando FIRB (Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base – Bando Futuro in Ricerca), pubblicato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Il bando nelle sue tre edizioni (2008, 2010, 2012) è indirizzato a sostenere ricerche di base di giovani studiosi. La stesura del progetto nella sua prima versione è il tentativo di tradurre assunti teorici, costruiti su nuove necessità di dialogo tra architettura e città, in concreti strumenti operativi.  Continua...

Alter-azioni

Questo libro raccoglie una serie di saggi sull’alterazione, ovvero sul rapporto interpretazione e realtà, sostanzialmente sul come si possa aumentare la realtà oltre l’impiego di strumenti tecnologici. Con l’espressione “realtà aumentata” si vuole qui sostenere l’autonomia della visione, la sua non necessità di protesi da altri impostate, a favore di un potenziamento delegato alla sola teoria. L’obiettivo è aggiornare il binomio teoria-progetto, superare inutili dualismi, affermare la coincidenza dei due termini non solo sul piano dei contenuti ma anche su quello degli strumenti. Continua...

peperone_giallo_trasphortusbooks è un progetto editoriale che nasce dall’esperienza di (h)ortus - rivista di architettura. Raccogliere saggi e riflessioni di giovani studiosi dell’architettura, siano esse sul contemporaneo, sulla storia, la critica e la teoria, sul progetto o sugli innumerevoli altri temi che caratterizzano l’arte del costruire è la missione che vogliamo perseguire, per una condivisione seria e ragionata dei problemi che a noi tutti, oggi, stanno profondamente a cuore.

hortusbooks si propone come una collana agile, aperta ad una molteplicità di contributi nel campo dell'architettura. I volumi vengono pubblicati con tecnologia print on demand dalla casa editrice Nuova Cultura di Roma e possono essere acquistati on-line tramite i maggiori canali di diffusione.

Il paesaggio chiama

paesaggio_chiama_tIn tante città mediterranee e anche qui, nella magnifica cornice dello Stretto di Messina, l’attuale urbanesimo genera immense aree abitate che non sono più né urbane né rurali. Ci guardiamo attorno e nella banalità che ci circonda cerchiamo nuove gravità, proprio in questi luoghi destrutturati, perché è qui che possono e devono prendere forma i paesaggi del nostro tempo. L’importanza del paesaggio è sentita quasi sempre in termini solo difensivi, senza la consapevolezza della sua rilevanza sociale e economica, e di conseguenza senza un coinvolgimento culturale e politico delle comunità. Continua...

Valle Giulia Flickr

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Il gruppo nasce tre anni fa dall’idea di uno studente di architettura con la passione della fotografia.
Da un piccolo gruppo di appassionati, accomunati dalla voglia di imparare l’arte fotografica e di utilizzarla come strumento per “parlare” di architettura, si è arrivati ad un gruppo che oggi conta più di 260 iscritti.
Lo spirito del gruppo è quello della condivisione come mezzo di conoscenza, sia in campo architettonico che fotografico, e i contest proposti danno l’occasione agli iscritti di confrontarsi su varie tematiche in campo architettonico e sociale. Continua...

Dal paesaggio al panorama, dal panorama al paesaggio

camiz_copertina_tUna mostra che presenti fotografie di paesaggi naturali, così come un osservatore li vede durante una gita, un'escursione, un viaggio, anziché una mostra semplice come si potrebbe credere (perché si potrebbe azzardare che un panorama è sempre bello), si presenta come una mostra piuttosto complessa. In effetti, è la fotografia del paesaggio naturale che è più complessa di quanto non sembri. Infatti, se appunto un ambiente naturale ci appare quasi sempre come bello, in particolare se incontaminato, una sua fotografia non è detto che lo sia. Continua...

Il Giardino dei Cedrati di Villa Pamphilij

cedratiDalla loro domesticazione le piante da frutto sono sempre state utilizzate come elementi costitutivi di diverse tipologie di giardini. In molti giardini storici, a  fronte di esempi virtuosi di conservazione di aree a frutteto o di singole piante da frutto, molto più spesso questi spazi coltivati sono andati perduti, gradualmente sacrificati ad altre priorità nei necessari restauri vegetazionali con perdita di risorse genetiche di valore, ma anche dell’identità dei luoghi. Lo studio di un’ipotesi di recupero del Giardino dei Cedrati in Villa Doria Pamphilj (Roma), oggi profondamente cambiato nella sua forma, struttura e funzione e in progressivo abbandono, rappresenta l’applicazione di un innovativo approccio metodologico, esempio di quella  integrazione di discipline necessaria per non prescindere dalla natura sistemica  di questo luogo. Continua...

Rassegna Italiana | 5 Temi 5 Progetti

Il complesso di risorse culturali, artistiche, ambientali, che sono proprie di un paese noi lo chiamiamo Patrimonio (ma anche l'insieme dei cromosomi che ogni individuo eredita dai propri ascendenti). Le Case sono le abitazioni dell'uomo e l'Esterno è ciò che sta fuori, che viene da fuori. Il termine Tecnologia è composto da arte e discorso, dove per arte si intende(va) il saper fare, in altri termini il progetto del saper fare. La Catastrofe indica i grandi sconvolgimenti provocati dalla natura o dall'uomo. Continua...

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