L'editoriale di (h)ortus


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Dopo quasi vent’anni di assenza – trascorsi, forse colpevolmente, a indagare architetture in luoghi più distanti del pianeta – sono ritornato a Urbino, alla ricerca non soltanto delle opere di Giancarlo De Carlo (e di tutti gli illustri architetti che lo hanno preceduto nella città di Federico da Montefeltro) ma anche della possibilità di fare un personalissimo punto sullo stato dell’architettura. Avevo sentito parlare da più parti del pessimo stato di conservazione degli Continua...

La città della postproduzione

Questo libro raccoglie una serie di saggi sulla postproduzione intesa sia quale condizione che connota oggi i territori europei, sia quale atteggiamento progettuale – realizzare non è più sufficiente e non è più centrale servono interventi altri, altre sovrascritture. Come nella prassi cinematografica, raramente la presa diretta esaurisce il momento di formalizzazione di un film: è necessario applicare un complesso di operazioni quali il doppiaggio, il montaggio, il missaggio che seguono la fase delle riprese e precedono la commercializzazione.
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Hortus News


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Giornata della Tecnologia
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La città compatta
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Paisajes Re-habilitados
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Architettura dei tessuti urbani
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Quattro Coppie Due Figure
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Presentazione delle Lettere di Emilio Sereni
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Archivi e Mostre
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Archivi e Mostre  

Convegno organizzato dalla Biennale di Venezia – ASAC (Archivio Storico delle Arti Contemporanee) nell’ambito della 13. Mostra Internazionale di Architettura
con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto - Soprintendenza Archivistica per il Veneto
 
20 e 21 ottobre 2012
Venezia, Teatro Piccolo Arsenale
Ingresso libero
 
archiviemostreAl via sabato 20 e domenica 21 ottobre Archivi e Mostre, il primo convegno sugli archivi organizzato dalla Biennale di Venezia - ASAC (Archivio Storico delle Arti Contemporanee) presieduta da Paolo Baratta, con la collaborazione della Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto - Soprintendenza Archivistica per il Veneto.
“Non c’è più mostra, anche se dedicata all’avanguardia, senza un ricorso agli archivi” afferma Paolo Baratta. “Da tempo, il presente e il contemporaneo sono traguardati alla luce delle esperienze precedenti o della storia. Il convegno Archivi e Mostre, promosso dalla Biennale di Venezia – ASAC dunque, più che un convegno tecnico, è l’avvio di uno strumento indispensabile dell’organizzazione culturale; e sarà ripetuto ogni anno in occasione di ogni Mostra di Arte e di Architettura. La Biennale si arricchisce così di una ulteriore e permanente attività di ricerca”.
 
Il convegno parte da una riflessione sull’uso degli archivi nella 13. Mostra Internazionale di Architettura – Common Ground – curata da David Chipperfield (29 agosto>25 novembre 2012). Il tema della Mostra ha orientato i partecipanti a riflettere su tematiche riguardanti “la continuità, il contesto, la memoria e verso aspettative condivise”. I partecipanti sono stati incoraggiati dal curatore a dimostrare l’importanza dell’influenza e della continuità dell’impegno culturale, a illustrare “idee comuni che costituiscono la base di una cultura architettonica”. Tra gli architetti invitati da Chipperfield molti hanno attinto, nella definizione della loro partecipazione, a materiali provenienti da archivi di architettura.
 
In Common Ground la ‘storia’ è materiale vivo: numerose installazioni inseriscono materiali e ricerche d’archivio in un circuito di emozioni, in una prospettiva visionaria che ne ampia le possibilità di utilizzo. Archivi e Mostre nasce dalla constatazione che esistono altri modi di utilizzare gli archivi oltre a quelli consueti finalizzati alla ricerca storiografica. Con questa iniziativa la Biennale - ASAC avvia con la Soprintendenza Archivistica per il Veneto un confronto con le istituzioni nazionali e internazionali che si misurano sullo stesso tema e apre una riflessione necessaria sulle possibilità degli archivi storici di rientrare nel circuito culturale e di attivare esperienze emozionali che disvelano una nuova sensibilità e innescano processi inediti nel contemporaneo. La sfida coinvolge per primi i conservatori e gli archivisti cui sono affidati i materiali prodotti o acquisiti dagli istituti, i quali realizzano strumenti di descrizione e di accesso ai dati adeguati a richieste anche sofisticate senza trascurare i percorsi della ricerca tradizionale. In questo scenario assumono particolare rilievo le modalità concrete di salvaguardia ed uso dei materiali conservati in archivio che richiedono una innovazione nelle modalità tecniche di conservazione e di comunicazione di materiali particolari come i disegni, i modelli, le fotografie, i modelli tridimensionali e i manoscritti.
 
La Biennale dedica due giornate di dibattito articolate in 5 sessioni che comprendono interventi istituzionali nella mattinata e due tavole rotonde pomeridiane.
Sabato 20 ottobre presiederà l’incontro Paolo Baratta, Presidente della Biennale di Venezia, con interventi di David Chipperfield, curatore della 13. Mostra e Ugo Soragni, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Veneto. La tavola rotonda, moderata da Fulvio Irace, storico e critico dell’architettura, esaminerà la situazione internazionale: i rappresentanti di alcune tra le più prestigiose istituzioni straniere confronteranno ricerche e interpretazioni.
Domenica 21 ottobre la giornata si aprirà sullo scenario italiano con gli interventi di Rossana Rummo, Direttore generale per gli Archivi del Ministero per i beni e le attività culturali e di Erilde Terenzoni, Soprintendente archivistica del Veneto. La tavola rotonda, moderata dal rettore dello IUAV Amerigo Restucci, vedrà confrontarsi studiosi e rappresentanti delle maggiori istituzioni italiane e verterà sui temi della conservazione e comunicazione degli archivi.
L’ultima sessione sarà dedicata alla definizione di un programma di lavoro futuro, che prevede incontri di carattere seminariale dedicati a specifici aspetti della salvaguardia e dell’utilizzo degli archivi del Novecento e del contemporaneo.
 
 
Per ulteriori informazioni
Ufficio Stampa Architettura
la Biennale di Venezia
T. +39 041 – 5218846/849
F. +39 041 - 5218812
e-mail: Questo indirizzo e-mail è protetto dallo spam bot. Abilita Javascript per vederlo.
www.labiennale.org
FB: La Biennale di Venezia

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Lo spessore della città

La ricerca Lo spessore della città prende corpo nel 2010 in occasione del secondo bando FIRB (Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base – Bando Futuro in Ricerca), pubblicato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Il bando nelle sue tre edizioni (2008, 2010, 2012) è indirizzato a sostenere ricerche di base di giovani studiosi. La stesura del progetto nella sua prima versione è il tentativo di tradurre assunti teorici, costruiti su nuove necessità di dialogo tra architettura e città, in concreti strumenti operativi.  Continua...

Alter-azioni

Questo libro raccoglie una serie di saggi sull’alterazione, ovvero sul rapporto interpretazione e realtà, sostanzialmente sul come si possa aumentare la realtà oltre l’impiego di strumenti tecnologici. Con l’espressione “realtà aumentata” si vuole qui sostenere l’autonomia della visione, la sua non necessità di protesi da altri impostate, a favore di un potenziamento delegato alla sola teoria. L’obiettivo è aggiornare il binomio teoria-progetto, superare inutili dualismi, affermare la coincidenza dei due termini non solo sul piano dei contenuti ma anche su quello degli strumenti. Continua...

peperone_giallo_trasphortusbooks è un progetto editoriale che nasce dall’esperienza di (h)ortus - rivista di architettura. Raccogliere saggi e riflessioni di giovani studiosi dell’architettura, siano esse sul contemporaneo, sulla storia, la critica e la teoria, sul progetto o sugli innumerevoli altri temi che caratterizzano l’arte del costruire è la missione che vogliamo perseguire, per una condivisione seria e ragionata dei problemi che a noi tutti, oggi, stanno profondamente a cuore.

hortusbooks si propone come una collana agile, aperta ad una molteplicità di contributi nel campo dell'architettura. I volumi vengono pubblicati con tecnologia print on demand dalla casa editrice Nuova Cultura di Roma e possono essere acquistati on-line tramite i maggiori canali di diffusione.

Il paesaggio chiama

paesaggio_chiama_tIn tante città mediterranee e anche qui, nella magnifica cornice dello Stretto di Messina, l’attuale urbanesimo genera immense aree abitate che non sono più né urbane né rurali. Ci guardiamo attorno e nella banalità che ci circonda cerchiamo nuove gravità, proprio in questi luoghi destrutturati, perché è qui che possono e devono prendere forma i paesaggi del nostro tempo. L’importanza del paesaggio è sentita quasi sempre in termini solo difensivi, senza la consapevolezza della sua rilevanza sociale e economica, e di conseguenza senza un coinvolgimento culturale e politico delle comunità. Continua...

Valle Giulia Flickr

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Il gruppo nasce tre anni fa dall’idea di uno studente di architettura con la passione della fotografia.
Da un piccolo gruppo di appassionati, accomunati dalla voglia di imparare l’arte fotografica e di utilizzarla come strumento per “parlare” di architettura, si è arrivati ad un gruppo che oggi conta più di 260 iscritti.
Lo spirito del gruppo è quello della condivisione come mezzo di conoscenza, sia in campo architettonico che fotografico, e i contest proposti danno l’occasione agli iscritti di confrontarsi su varie tematiche in campo architettonico e sociale. Continua...

Dal paesaggio al panorama, dal panorama al paesaggio

camiz_copertina_tUna mostra che presenti fotografie di paesaggi naturali, così come un osservatore li vede durante una gita, un'escursione, un viaggio, anziché una mostra semplice come si potrebbe credere (perché si potrebbe azzardare che un panorama è sempre bello), si presenta come una mostra piuttosto complessa. In effetti, è la fotografia del paesaggio naturale che è più complessa di quanto non sembri. Infatti, se appunto un ambiente naturale ci appare quasi sempre come bello, in particolare se incontaminato, una sua fotografia non è detto che lo sia. Continua...

Il Giardino dei Cedrati di Villa Pamphilij

cedratiDalla loro domesticazione le piante da frutto sono sempre state utilizzate come elementi costitutivi di diverse tipologie di giardini. In molti giardini storici, a  fronte di esempi virtuosi di conservazione di aree a frutteto o di singole piante da frutto, molto più spesso questi spazi coltivati sono andati perduti, gradualmente sacrificati ad altre priorità nei necessari restauri vegetazionali con perdita di risorse genetiche di valore, ma anche dell’identità dei luoghi. Lo studio di un’ipotesi di recupero del Giardino dei Cedrati in Villa Doria Pamphilj (Roma), oggi profondamente cambiato nella sua forma, struttura e funzione e in progressivo abbandono, rappresenta l’applicazione di un innovativo approccio metodologico, esempio di quella  integrazione di discipline necessaria per non prescindere dalla natura sistemica  di questo luogo. Continua...

Rassegna Italiana | 5 Temi 5 Progetti

Il complesso di risorse culturali, artistiche, ambientali, che sono proprie di un paese noi lo chiamiamo Patrimonio (ma anche l'insieme dei cromosomi che ogni individuo eredita dai propri ascendenti). Le Case sono le abitazioni dell'uomo e l'Esterno è ciò che sta fuori, che viene da fuori. Il termine Tecnologia è composto da arte e discorso, dove per arte si intende(va) il saper fare, in altri termini il progetto del saper fare. La Catastrofe indica i grandi sconvolgimenti provocati dalla natura o dall'uomo. Continua...

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