L'editoriale di (h)ortus
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La città della postproduzioneQuesto libro raccoglie una serie di saggi sulla postproduzione intesa sia quale condizione che connota oggi i territori europei, sia quale atteggiamento progettuale – realizzare non è più sufficiente e non è più centrale servono interventi altri, altre sovrascritture. Come nella prassi cinematografica, raramente la presa diretta esaurisce il momento di formalizzazione di un film: è necessario applicare un complesso di operazioni quali il doppiaggio, il montaggio, il missaggio che seguono la fase delle riprese e precedono la commercializzazione. |
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Lo spessore della cittàLa ricerca Lo spessore della città prende corpo nel 2010 in occasione del secondo bando FIRB (Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base – Bando Futuro in Ricerca), pubblicato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Il bando nelle sue tre edizioni (2008, 2010, 2012) è indirizzato a sostenere ricerche di base di giovani studiosi. La stesura del progetto nella sua prima versione è il tentativo di tradurre assunti teorici, costruiti su nuove necessità di dialogo tra architettura e città, in concreti strumenti operativi. Continua... Alter-azioniQuesto libro raccoglie una serie di saggi sull’alterazione, ovvero sul rapporto interpretazione e realtà, sostanzialmente sul come si possa aumentare la realtà oltre l’impiego di strumenti tecnologici. Con l’espressione “realtà aumentata” si vuole qui sostenere l’autonomia della visione, la sua non necessità di protesi da altri impostate, a favore di un potenziamento delegato alla sola teoria. L’obiettivo è aggiornare il binomio teoria-progetto, superare inutili dualismi, affermare la coincidenza dei due termini non solo sul piano dei contenuti ma anche su quello degli strumenti. Continua... |
hortusbooks si propone come una collana agile, aperta ad una molteplicità di contributi nel campo dell'architettura. I volumi vengono pubblicati con tecnologia print on demand dalla casa editrice Nuova Cultura di Roma e possono essere acquistati on-line tramite i maggiori canali di diffusione.
Gina Oliva. Architettura e PaesaggioGina Oliva. Architettura e Paesaggio: Riflessioni. Prefazione di Benedetto Todaro
Nello spessoreNello spessore. Traiettorie e stanze dentro la città. A cura di Sara Marini e Federico De Matteis
Enrico Puccini. Spazio aperto | Spazio chiusoSpazio aperto | Spazio chiuso. Cento anni di sperimentazioni nell'edilizia residenziale tedesca. Prefazione di Federico De Matteis
Carlo Maggini. MixitéCarlo Maggini. Mixité. Strategie di composizione nella realtà francese contemporanea. Prefazione di Federico De Matteis Il paesaggio chiama
Valle Giulia Flickr
Il gruppo nasce tre anni fa dall’idea di uno studente di architettura con la passione della fotografia.
Da un piccolo gruppo di appassionati, accomunati dalla voglia di imparare l’arte fotografica e di utilizzarla come strumento per “parlare” di architettura, si è arrivati ad un gruppo che oggi conta più di 260 iscritti. Lo spirito del gruppo è quello della condivisione come mezzo di conoscenza, sia in campo architettonico che fotografico, e i contest proposti danno l’occasione agli iscritti di confrontarsi su varie tematiche in campo architettonico e sociale. Continua... Dal paesaggio al panorama, dal panorama al paesaggio
Il Giardino dei Cedrati di Villa Pamphilij
Rassegna Italiana | 5 Temi 5 ProgettiIl complesso di risorse culturali, artistiche, ambientali, che sono proprie di un paese noi lo chiamiamo Patrimonio (ma anche l'insieme dei cromosomi che ogni individuo eredita dai propri ascendenti). Le Case sono le abitazioni dell'uomo e l'Esterno è ciò che sta fuori, che viene da fuori. Il termine Tecnologia è composto da arte e discorso, dove per arte si intende(va) il saper fare, in altri termini il progetto del saper fare. La Catastrofe indica i grandi sconvolgimenti provocati dalla natura o dall'uomo. Continua... |
Interconnettere le parti
Il processo di consolidamento e rifunzionalizzazione delle espansioni urbane novecentesche evidenzia le separazioni e le discontinuità della città per parti; tra le parti urbane che si sono accostate e anteposte, ma anche dentro le stesse parti variamente divise da infrastrutture e corpi invalicabili.
Si è appena conclusa la seconda edizione del Workshop di Laurea per la Riqualificazione di un’area nel quartiere Flaminio a Roma, coordinato da Serena Baiani e Carola Clemente, destinato agli studenti del Corso di Laurea in Scienza dell'Architettura - Area didattica 2 – svolto nei mesi di settembre e ottobre 2016, presso la Facoltà di Architettura. Come nell’edizione 2015, il Workshop ha dato accesso ai partecipanti alla prova finale di laurea prevista per la sessione autunnale (ottobre 2016) dopo 6 settimane di lavoro molto intenso, caratterizzato da attività di sperimentazione progettuale sul tema della riqualificazione dell’area del Mercato rionale Flaminio. Le attività del workshop sono state animate e supportate da apporti di diversi settori disciplinari, coinvolgendo docenti della Facoltà di Architettura e alcuni esperti esterni che hanno portato contributi strumentali alla crescita delle proposte progettuale sviluppate dai partecipanti.
Superstudio al MAXXI
A celebrare i 50 anni dalla prima mostra alla galleria Jolly2 di Pistoia (1), il Maxxi offre una retrospettiva, la prima così ricca, su Superstudio, al secolo Adolfo Natalini, Cristiano Toraldo di Francia, Gian Piero Frassinelli , ai quali si unirono in un secondo momento Alessandro e Roberto Magris e Alessandro Poli, quest’ultimo associatosi solo dal 1970 al ‘72. La vicenda Superstudio durò circa 18 anni, dal 1966 a metà degli anni ’80 quando il gruppo si sciolse nei rivoli dei destini individuali dei propri membri, tuttavia la sua influenza teorica andò ben oltre la sua durata fisiologica. Basti pensare che lo stesso Rem Koolhaas fu un loro attentissimo estimatore come il progetto ‘Exodus-prigionieri volontari dell’architettura’ testimonia platealmente.
Le Corbusier
Un insieme di testi teorici importanti e che erano fuori da tutti i cataloghi negli ultimi tempi stanno tornando negli scaffali delle librerie. É una scommessa importante che alcuni editori stanno portando avanti, e tra questi la Park Books ha finalmente ristampato l’edizione americana delle Precisions di Le Corbusier, che in italiano era stato pubblicato nel 1979, in una edizione di grande divulgazione e di poca cura grafica: Precisazioni sullo stato attuale dell'architettura e dell'urbanistica. Con un prologo americano, un corollario brasiliano, seguiti da una temperatura parigina e da una atmosfera moscovita, era un libro che si trovava usato o tra i tavoli dei remainders e che avevamo tra gli scaffali dello studio con il disegno bellissimo di Rio de Janeiro rosso e verde in una copertina dalla cornice viola.
Questo libro è l’esito di un percorso di ricerca, didattica e divulgazione sviluppato dall’Istituto di Architettura viennese IKA (Institute for Kunst and Architecture, Vienna). Il contenuto illustra il lavoro condotto, durante un intero anno accademico e in maniera coordinata, da tutti i docenti e tutti gli studenti dell’Istituto che hanno analizzato, ridisegnato, scomposto e ricomposto quattro edifici emblematici dell’architettura austriaca realizzati tra il 1950 e il 1980: l’ospedale di Vienna (AKH), il complesso di uffici della Austrian Broadcasting Corporation (ORF-Zentrum), La Vienna University of Economics (WU), e il complesso residenziale Alterlaa.
Il lavoro di Isabella Pezzini Introduzione a Roland Barthes ripercorre le evoluzioni del pensiero e dell’opera di uno dei maggiori intellettuali del Novecento. Pur se in una prospettiva transdisciplinare e indiretta, credo che questo testo possa rappresentare un contributo utile anche nell’ambito del ragionamento critico sul progetto di architettura e di paesaggio, ovvero aiutarci nella ripresa di alcune riflessioni e strumentazioni nella ricerca sul senso più profondo di alcuni passaggi costitutivi del lavoro sul progetto.



