L'editoriale di (h)ortus
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La città della postproduzioneQuesto libro raccoglie una serie di saggi sulla postproduzione intesa sia quale condizione che connota oggi i territori europei, sia quale atteggiamento progettuale – realizzare non è più sufficiente e non è più centrale servono interventi altri, altre sovrascritture. Come nella prassi cinematografica, raramente la presa diretta esaurisce il momento di formalizzazione di un film: è necessario applicare un complesso di operazioni quali il doppiaggio, il montaggio, il missaggio che seguono la fase delle riprese e precedono la commercializzazione. |
Hortus News
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Da un punto di vista strettamente urbanistico, la pianificazione dei quartieri economici e popolari ha sempre rappresentato un momento di alta produzione culturale e di forte sperimentazione innovativa. Si può affermare che le migliori realizzazioni dell’ultimo secolo a Roma sono frutto dell’attuazione di programmi per l’edilizia popolare, e ancora oggi, nella, forse, ultima fase di pianificazione, si assiste ad uno sforzo per imprimere qualità e innovazione tecnologica nella formazione degli insediamenti. Questa premessa risulta tanto più fondamentale se riferita all’attuale scenario in atto in Italia e a Roma in particolare, dove si assiste, come sottolineato da F. De Matteis nella presentazione del programma, “ad un’iniziativa pubblica ormai ridotta a briciole sul piatto dei “re di Roma”, una manciata di alloggi a fronte di milioni di metri cubi” realizzati dalla mano privata. La realizzazione di quartieri di espansione con case per i lavoratori e gli operai coincide con la necessità, a seguito del trasferimento a Roma della Capitale, di far fronte alla crescita e alla modernizzazione dell’apparato economico-produttivo della città dopo secoli di immobilismo del potere pontificio. Nel 1883 gli uffici comunali, coordinati dall’Ing. A. Viviani, sono incaricati della redazione di un Piano urbanistico per il governo dell’espansione della città, attraverso il disegno di nuovi quartieri a ridosso del centro antico e a completamento del tessuto urbano interno alle Mura Aureliane (Prati, Esquilino, via Nazionale) (Fig. 1). Si tratta di insediamenti ad alta densità con alloggi privati venduti o affittati a valore di mercato agli impiegati e ai dirigenti del nuovo Stato unitario. La sovrapproduzione edilizia mette, tuttavia, in crisi l’intero settore produttivo ed è uno dei principali fattori della forte crisi economica che si registra in città intorno al 1887. Per rilanciare le attività e l’economia cittadina vengono in breve tempo promossi interventi di sviluppo delle attività industriali e di servizio, con la conseguente necessità di rispondere alla crescente domanda di alloggi per la classe operaia che si trasferisce a Roma in cerca di occupazione.
Il 1888 segna l’inizio della storia dell’edilizia popolare e sorgono i quartieri di Testaccio, San Lorenzo e Santa Croce-Porta Maggiore a ridosso dei principali impianti industriali della città (Fig. 2).
Anche in questo caso, come nel precedente PR 1883, la pianificazione della crescita urbana segue il modello della crescita “a macchia d’olio”, con l’ampliamento della città in tutte le direzioni a partire dal nucleo centrale, un modello che caratterizzerà nel tempo tutte le fasi di formazione del tessuto urbano.
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Lo spessore della cittàLa ricerca Lo spessore della città prende corpo nel 2010 in occasione del secondo bando FIRB (Fondo per gli Investimenti della Ricerca di Base – Bando Futuro in Ricerca), pubblicato dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Il bando nelle sue tre edizioni (2008, 2010, 2012) è indirizzato a sostenere ricerche di base di giovani studiosi. La stesura del progetto nella sua prima versione è il tentativo di tradurre assunti teorici, costruiti su nuove necessità di dialogo tra architettura e città, in concreti strumenti operativi. Continua... Alter-azioniQuesto libro raccoglie una serie di saggi sull’alterazione, ovvero sul rapporto interpretazione e realtà, sostanzialmente sul come si possa aumentare la realtà oltre l’impiego di strumenti tecnologici. Con l’espressione “realtà aumentata” si vuole qui sostenere l’autonomia della visione, la sua non necessità di protesi da altri impostate, a favore di un potenziamento delegato alla sola teoria. L’obiettivo è aggiornare il binomio teoria-progetto, superare inutili dualismi, affermare la coincidenza dei due termini non solo sul piano dei contenuti ma anche su quello degli strumenti. Continua... |
hortusbooks si propone come una collana agile, aperta ad una molteplicità di contributi nel campo dell'architettura. I volumi vengono pubblicati con tecnologia print on demand dalla casa editrice Nuova Cultura di Roma e possono essere acquistati on-line tramite i maggiori canali di diffusione. ![]() ![]() Gina Oliva. Architettura e PaesaggioGina Oliva. Architettura e Paesaggio: Riflessioni. Prefazione di Benedetto Todaro ![]() Nello spessoreNello spessore. Traiettorie e stanze dentro la città. A cura di Sara Marini e Federico De Matteis ![]() Enrico Puccini. Spazio aperto | Spazio chiusoSpazio aperto | Spazio chiuso. Cento anni di sperimentazioni nell'edilizia residenziale tedesca. Prefazione di Federico De Matteis ![]() Carlo Maggini. MixitéCarlo Maggini. Mixité. Strategie di composizione nella realtà francese contemporanea. Prefazione di Federico De Matteis Il paesaggio chiama
Valle Giulia FlickrDa un piccolo gruppo di appassionati, accomunati dalla voglia di imparare l’arte fotografica e di utilizzarla come strumento per “parlare” di architettura, si è arrivati ad un gruppo che oggi conta più di 260 iscritti. Lo spirito del gruppo è quello della condivisione come mezzo di conoscenza, sia in campo architettonico che fotografico, e i contest proposti danno l’occasione agli iscritti di confrontarsi su varie tematiche in campo architettonico e sociale. Continua... Dal paesaggio al panorama, dal panorama al paesaggio
Il Giardino dei Cedrati di Villa Pamphilij
Rassegna Italiana | 5 Temi 5 ProgettiIl complesso di risorse culturali, artistiche, ambientali, che sono proprie di un paese noi lo chiamiamo Patrimonio (ma anche l'insieme dei cromosomi che ogni individuo eredita dai propri ascendenti). Le Case sono le abitazioni dell'uomo e l'Esterno è ciò che sta fuori, che viene da fuori. Il termine Tecnologia è composto da arte e discorso, dove per arte si intende(va) il saper fare, in altri termini il progetto del saper fare. La Catastrofe indica i grandi sconvolgimenti provocati dalla natura o dall'uomo. Continua... |